Lo sviluppo della rete autostradale ungherese è stato un processo lungo e complesso durato più di sessant'anni. Se prendiamo come punto di partenza l’apertura del primo tratto autostradale, lo sviluppo e l’ampliamento della rete traccia un arco storico di 60 anni. Tali sviluppi infrastrutturali su larga scala richiedevano naturalmente una pianificazione approfondita, che costituiva la base per la successiva implementazione.
Il piano elaborato nel 1961, che prevedeva una rete autostradale radiale centrata su Budapest, fu preceduto da un piano precedente, molto precedente, del 1941. Il valoroso ingegnere ed economista Dr. Vásárhelyi Boldizsár ha poi messo su carta il suo lavoro dal titolo "Requisiti tecnici delle PERCORSE AUTOMOBILI e programma per lo sviluppo delle piste automobilistiche ungheresi", in cui ha presentato anche il concetto di una circonvallazione che aggira Budapest. Nei suoi piani per Vásárhely, tuttavia, evitare Budapest e risolvere così i problemi del traffico interno della capitale assunse un ruolo centrale, il che differisce dall'obiettivo dei piani del 1961.
Lo sviluppo delle superstrade in Ungheria iniziò rapidamente, poiché nel 1942 fu creata la superstrada che porta all'aeroporto di Ferihegy, che non era un'autostrada, ma la sua progettazione senza incroci servì da precedente per le successive costruzioni autostradali. Significativo in questo progetto è stato anche il contributo di Vásárhelyi Boldizsár. La rete autostradale ideata da Vásárhelyi, con circa 1.770 chilometri di tratti stradali, per molti aspetti anticipava la moderna rete autostradale ungherese. L'idea di una tangenziale completa prevista nel piano del 1941 - che avrebbe evitato completamente Budapest - non è stata pienamente realizzata nemmeno oggi, poiché l'autostrada M0 non è nemmeno completata oggi. Si possono scoprire molte somiglianze tra le idee del Dr. Vátez Boldizsár Vásárhelyi e gli sviluppi moderni, il che suggerisce che la visione da lui formulata potrebbe servire come una sorta di base lungimirante per determinare la direzione dello sviluppo delle infrastrutture nei prossimi decenni.
Attraverso i suoi progetti e il suo lavoro possiamo intravedere un futuro i cui singoli elementi hanno preso forma solo dopo molto tempo, dimostrando l'atemporalità della visione dell'eccellente specialista.